i La Morosita

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Risultati immagini per spot del monte

 

 

 

 

 

 

Calimero

 

Peperlizia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

POLITICA INTERNAZIONALE E DELLE MIGRAZIONI

Corso di Laurea magistrale in Storia e società 2019/2020

 

 

Gruppo 3: Analisi di spot, web e altri media

 

Ludovica Frazzetto   ludovica.frazzetto@gmail.com

Valeria Tale

Giulia Gommellini

Jenny Perpetuini

Valeria Castorina

Alessia Ibba

 

Il Gruppo ha cominciato a dividersi il lavoro:

Nella società moderna, il ruolo dei mezzi di comunicazione è di fondamentale importanza. In una realtà interconnessa, rimanere aggiornati

sul mondo che ci circonda risulta estremamente facile e veloce, ma, soprattutto, l’avvento di internet dà la possibilità a chiunque abbia

una connessione di poter informarsi.
Il guaio è come riconoscere e selezionare le fonti e le notizie adeguate per una corretta informazione.
Lo scopo del nostro gruppo sarà proprio quello di analizzare i diversi mezzi di comunicazione più utilizzati dalle persone in riferimento,

nello specifico, al tema dell’immigrazione e tutto ciò che esso comporta.

 

Analisi della Televisione (Valeria Tale e Jenny Perpetuini) 

La televisione, uno dei mezzi di comunicazione di massa più diffusi, permette ogni giorno di dare uno sguardo sul mondo, spesso però

deformato a causa di informazioni volontariamente distorte da chi detiene il potere del Paese in modo tale da poter indirizzare l'opinione dei

cittadini. La tematica affrontataè l'atteggiamento di spot e programmi televisivi nei confronti dei migranti. Abbiamo preso, dunque, in analisi

alcuni programmi televisivi messi in onda durante diversi momenti della giornata (la mattina presto, il pomeriggio e la prima serata) in cui

si parla di politica, come “Agorà”, “L'Arena”, “Porta a Porta”, “Dritto e Rovescio” e “Propaganda Live”. Inoltre, sono stati analizzati

alcuni spot televisivi del passato a paragone con spot più attuali. Lo scopo sarà quello di studiare in che misura questo tema è sentito

dall'opinione pubblica e quale messaggio passa riguardo l'immagine del migrante. (...........)

Solitamente l'esperienza che ognuno di noi ha con l'immigrato è indiretta e il nostro punto di vista è legato all'ambiente in cui viviamo, che sia un piccolo

borgo o in una grande città. Dunque ritroviamo lo "straniero" in tv, spesso descritto da un solo punto di vista: da chi lo vede come estraneo, da chi non

si interroga sulla storia e il vissuto di questa persona. Per questo motivo lo spettatore si fa un'idea, per lo più superficiale, dell'immigrato e della sua storia. 

In particolare, negli ultimi tempi, il tema dell'immigrazione è presentato da diversi programmi televisivi in cui si parla di politica, poiché visto come

uno dei problemi centrali dell'Italia, anche se solo apparentemente. Molti politici creano la loro vetrina politica partecipando a questi programmi per

dire la loro opinione, spesso negativa, riguardo il flusso migratorio; sembra che sia ormai diventato di moda scagliarsi contro l'"altro", additato

ingiustamente come clandestino, rifugiato, ignorante e spesso anche povero, costretti a ricordarsi che non devono avere diritti.

(vedi documento completo: Interventi positivi, Fiction, Spot pubblicitari, Link)

Alla luce delle ricerche da noi fatte è possibile affermare che, nonostante il fenomeno dell’immigrazione sia visto come un fattore negativo

soprattutto nella politica, esso non è solo questo. Infatti nel nostro elaborato è possibile notare che sono molti i servizi televisivi che non

vedono nell’immigrazione qualcosa da eliminare. Proprio per questo bisognerebbe provare a vedere il lato positivo di questo fenomeno che

a nostro parere permette una crescita del nostro Paese, e non una sua divisione.

 

Analisi dei giornali (Giulia Gommellini)

L’immigrazione è un argomento molto complesso e per riuscire ad inquadrarlo e ad averne una visione completa, ci si dovrebbe informare a

partire da fonti diverse: se ad esempio ci si documenta solo attraverso i giornali, la conoscenza che il lettore ne trarrà sarà frammentaria

e a volte discontinua, il che potrebbe creare confusione a riguardo. Sempre meglio integrare quindi con la lettura di un libro: esaminando

queste due tipologie di media, si evince che si completano a vicenda. Il libro molte volte può risultare datato rispetto alla notizia fresca

di stampa; spesso lo scrittore riporta informazioni di parte, cercando di avallare le sue stesse teorie e quindi non tenendo in considerazione

eventi che, al contrario, sono evidenziati moltissimo sui quotidiani.  

Per questi e per molti altri motivi, libri e giornali sono mezzi di informazione complementari, che incastrandosi tra di loro descrivono un

quadro della situazione piuttosto completo. Abbiamo riportato alcuni esempi di libri e di giornali che si focalizzano sul tema della migrazione,

cercando contemporaneamente di analizzare come viene dipinta la figura del migrante e da quali punti di vista viene spiegato l’argomento.

(vedi la sua Analisi dei giornali)

 

Infine, Ludovica Frazzetto e Valeria Castorina centreranno la loro ricerca sul vasto e ambiguo mondo dei social network, dove tutti

si sentono autorizzati ad autoproclamarsi paladini dell’informazione a scapito della realtà incoraggiando la rapida diffusione delle “fake news”.

In particolare, si tenterà di riportare l’evidente, a quanto pare non proprio, divario che si può trovare tra ciò che arriva sui social network e i dati

reali; il linguaggio utiizzato per coinvolgere e attrarre il lettore poco informato e con uno scarso livello di istruzione, che peso ha tutto questo

sull’opinione pubblica e come si ripercuote tra gli utenti dei vari siti web. Varrà la pena di menzionare il ruolo e l’operato dei profili ufficiali

di testate minori che tentano di allargare il più possibile il loro consenso tra i cittadini.

 

Analisi dei Social Networks  (Ludovica Frazzetto)

Come ricorda il sito affarinternazionali.it, “i fenomeni migratori sono sempre avvenuti dai tempi dell’Homo erectus, che camminando poteva muoversi

da un territorio all’altro per cercare condizioni di vita migliori. In tempi recenti, invece, possiamo ricordare le migrazioni italiane verso gli Stati Uniti

all’inizio del secolo scorso o verso il Belgio dopo la fine della Seconda Guerra mondiale” e, aggiungerei io, contemporaneamente al “dramma” che

stiamo vivendo in Europa, possiamo riscontrare ulteriori fenomeni migratori nel Nuovo Continente (tra America del sud e, soprattutto, Messico

e gli Stati Uniti) e in Asia, dove il paese che ha più rifugiati sul suo territorio rispetto alla popolazione locale, è il Libano, seguito dalla Turchia.

Bisogna consolarsi, perciò, l’Italia non sta realmente subendo un’invasione di massa senza precedenti.
Una ricerca condotta dall’istituto di studi e ricerche Carlo Cattaneo, infatti, afferma che “i cittadini italiani sono quelli che in Europa hanno la percezione

più distorta dell’immigrazione: il 73% della popolazione sovrastima le presenze” . (...............) La tecnologia ha, sì, accorciato le distanze e i tempi di

comunicazione, ma ci ha allontanato tantissimo da ciò che è la verità e la nostra ‘autonomia di pensiero’, per così dire; purtroppo, siamo bombardati ogni

giorno da centinaia di notizie totalmente false e inventate di sana pianta e non sappiamo più distinguere ciò che è vero da ciò che non lo è e questo si riflette sull’atteggiamento con cui ci poniamo nei confronti di determinate tematiche, in questo caso l’immigrazione. C’è realmente una gran parte della popolazione

italiana che non ha idea dei dati effettivi riguardo al numero di persone che fuggono, per i motivi più disparati, dalla loro terra e che cercano aiuto qui in

Italia, a cui attribuiscono la colpa di tutto il malessere che c’è nella nostra terra. La verità è che è più facile addossare la colpa a qualcun altro, per non dover ammettere a sé stessi che la responsabilità è la nostra e che siamo noi a doverci rimboccare le maniche e far sì che tutta questa situazione cambi, dalle fondamenta. .

(vedi il documento completo)

Alcuni link utili:

https://epale.ec.europa.eu/it/blog/informazione-socialmedia-e-percezione-dellimmigrazione 

http://espresso.repubblica.it/inchieste/2017/03/07/news/analfabeti-funzionali-il-dramma-italiano-chi-sono-e-perche-il-nostro-paese-e-tra-i-peggiori-1.296854 

https://wwwilfattoquotidiano.it/2018/08/27/migranti-italia-e-il-paese-ue-in-cui-la-percezione-e-piu-distorta-presenze-sovrastimate-e-ostilita-maggiore-di-tutta-europa/4583970/

Migranti: tanto allarmismo sui social, ma poca informazione. Alcuni dati reali sul fenomeno:

https://www.affarinternazionali.it/2019/01/migranti-allarmismo-poca-informazione/

L’odio sui social network verso migranti e altre categorie. È il linguaggio dei politici a fomentarlo:

https://www.fanpage.it/politica/lodio-sui-social-network-verso-migranti-e-rom-e-il-linguaggio-dei-politici-a-fomentarlo/

Il ruolo dei social network nel divulgare ideologie di odio, l’esempio dell’attentato del 15 marzo 2019 in Nuova Zelanda:

https://www.cartadiroma.org/news/social-linguaggio-e-diffusione-di-ideologie-di-odio/

L’utilizzo che fanno i migranti dei social media:

https://www.savethechildren.it/blog-notizie/il-ruolo-di-smartphone-e-social-media-nei-viaggi-dei-minori-migranti

Immigrazione, Lega, PD: così poche centinaia di profili polarizzano il dibattito politico sui social:

https://www.repubblica.it/dossier/politica/elezioni-europee-2019-23-26-maggio/news/dibattito_politico_social_immigrazione_lega_fake_news

La voce degli italiani sui social network, le opinioni dei cittadini sui temi caldi del momento:

https://www.repubblica.it/2019/10/16/news/la_voce_del_web_attribuisce_al_65% la_colpa_della_poverta_in_italia_ai_migranti_e_ai_politici

 

Valeria Castorina ha trovato dei link interessanti per il tema del Gruppo:

- il primo riguarda una serie di interviste fatte da Fanpage nelle quali si chiede se si è d'accordo o meno con una nuova legge appena emanata.

In realtà la legge non esiste: ma riprende le leggi razziali attuate dal nazismo contro gli ebrei, così da paragonare il sentimento razzista verso gli

stranieri - che in questo periodo si sta diffondendo sempre più - al razzismo di allora verso gli ebrei.

https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=Ize9ojYZJ9s  

- un articolo su Repubblica che parla della situazione odierna dei braccianti migranti a Terracina che vengono addirittura minacciati a colpi di fucile.

https://roma.repubblica.it/cronaca/2019/10/12/news/spara_sui_braccianti_per_farli_lavorare_di_piu_arrestato_imprenditore_a_terracina-238342091/  

- interessante anche l'intervista ad un giovane medico africano nella trasmissione Format di La7 (2018)

https://www.youtube.com/watch?v=5QkmeYf4HTE  

- la presentazione di Saviano del suo libro "In mare non esistono taxi" a Polignano a Mare

https://www.youtube.com/watch?v=Sqx9nZp3qF8

- ancora Saviano, che racconta un bufala sul tema,  e come Salvini abbia utilizzato una notizia stravolgendola per il proprio interesse

https://www.youtube.com/watch?v=ncmRkbASSvQ

https://www.youtube.com/watch?v=x6xdMLKbYfg

- Andrea Pennacchi è il protagonista di un video virale sul Razzismo

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/22/quando-i-neri-erano-i-meridionali-ovvero-lultimo-e-il-piu-terrone-di-tutti-il-video-virale-di-this-is-racism/4711026

- Una lettura molto interessante anche se non proprio incentrata sul tema comunicazione, l'immagine che fa da copertina al testo è esemplare:

https://mariodomina.wordpress.com/2018/11/14/antropocene-2-prima-lafrica/

- La comunicazione: ancora oggi un docufilm sulla colonizzazione italiana in Africa deve trovare il giusto compromesso, esporre si l'invasione,

il bombardamento (appena accennato), ma come contraltare le opere pubbliche, le grandi migliorie apportate dai colonizzatori.

http://www.raiscuola.rai.it/articoli-programma-puntate/colonialismo-italiano-in-africa/33290/default.aspx

- Articolo Ansa Episodio razzismo nel calcio: cori razzisti, la partita si ferma

http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/calcio/2019/09/22/razzismo-infantino-italia-non-migliora_f9268388-ae38-467d-8b84-699b4a6367aa.html

- In risposta agli episodi razzisti lo slogan al derby Milan Inter

Sono messaggi che attraverso il calcio arrivano a milioni di telespettatori

https://www.derbyderbyderby.it/ddd/derby-milano/il-derby-delle-coreografie-sugli-spalti-di-san-siro-si-sfidano-i-colori-di-milano/?refresh_ce-cp

- Articolo scritto da un certo Nino Spirli nel 2016 ma sicuramente attualissimo perché incarna il pensiero di molti, soprattutto di chi apprende sempre

dalle stesse fonti e non si informa

http://blog.ilgiornale.it/spirli/2016/10/13/clandestini-arroganti-violenti-delinquenti/

- I clan Africani sono ora la vera minaccia. Articolo di Pietro Mecarozzi  linkiesta  aprile 2019

 https://www.linkiesta.it/it/article/2019/04/24/mafia-nigeriana-estorsione-racket-prostituzione/41918/

 

La comunicazione sulle migrazioni in Italia (Alessia Ibba)

 

Il messaggio trasmesso dai mass media sulle migrazioni è fondamentale per capire come la popolazione vive la presenza straniera in Italia. Il primo

mezzo di comunicazione fondamentale è sicuramente la televisione che trasmette quotidianamente notizie sui migranti e sugli arrivi. Il telegiornale

come principale mezzo è quello che riesce a trasmettere notizie allarmanti cosi da creare allarmismi soprattutto per quanto riguarda gli sbarchi, ma

non soltanto. Diversi programmi di attualità concentrano i propri contenuti sulle migrazioni. Il messaggio di questi programmi è spesso incentrato

soprattutto sugli arrivi dei migranti e non sui migranti presenti sul territorio italiano, trascurando quella che è la maggior parte delle presenze in Italia.

Infatti la televisione come mezzo di comunicazione viene utilizzato come mezzo politico e di propaganda per creare allarmismi e far leva su quelli che

sono i limiti e le lacune di quel governo (in caso ci si riferisse a tutto il territorio italiano) o quell’amministrazione locale.

Il problema della migrazione diventa mezzo di promozione per i partiti, trasmettendo l’immagine del migrante, come individuo che giunge sul suolo

italiano per delinquere e rovinare il mondo del lavoro. Il tema dei migranti viene sempre affrontato come un tema di «emergenza». La migrazione in

Italia è un fenomeno che da sempre ha investito il nostro paese, soprattutto per la sua posizione al centro del Mediterraneo. Di conseguenza non è

un tema nuovo né tantomeno di emergenza. Gli interventi legislativi in tema di migrazione stessi sono sempre stati interventi di emergenza per esempio

dagli anni Novanta fino al giorno d’oggi ci sono state due sanatorie atte a regolarizzare gli irregolari presenti sul suolo italiano.

 

Il messaggio riguardante i migranti attraverso i mezzi di comunicazione è un messaggio di migrante come uomo che ha attraversato il mare e versa in

condizione disperate; ma il migrante in Italia non è solo questo. Molti migranti in Italia attraversano il suolo italiano per raggiungere altre mete europee

per raggiungere i propri familiari per il cosiddetto ricongiungimento familiare. Inoltre la migrazione in Italia riguarda individui provenienti sia dal nord

Africa quindi dal Sud del mondo, dall’Asia (in particolare Sri-Lanka, Bangladesh) ma vi è stata e vi è ancora tutt’oggi una migrazione proveniente

dall’est Europa. Quest’ultima ha avuto un particolare momento di concentrazione in seguito all’Unione di alcuni stati dell’est alla Comunità europea,

sia negli anni novanta in seguito alla caduta del muro di Berlino e dell’Unione Sovietica, ma anche più recentemente negli anni duemila con l’entrata

in Comunità europea di alcuni territori per esempio la Romania.

Nel momento in cui l’Italia è stata investita da queste migrazioni considerata una migrazione di massa, i mezzi di comunicazione trasmisero un messaggio

sempre negativo di questi migranti. I principali canali tra cui i canali Rai e Mediaset trasmisero notizie riguardanti i rumeni che raggiunsero il suolo italiano semplicemente per delinquere, creando un’identità dell’uomo dell’est barbaro e violento. Per quanto diversi episodi di cronaca nera riguardarono cittadini

provenienti dall’Est Europa, la migrazione dell’Est Europa fu principalmente una migrazione femminile, per la particolare necessità in Italia di figure

professionali che in Italia mancavano in quel momento come le badanti per le persone anziane o donne che si occupassero dei lavori di casa. Un tipico

fenomeno delle società occidentalizzate. Quando poi gli arrivi diminuirono, la presenza di persone dell’est divenne una consuetudine, l’allarmismo iniziale

creato dai mass media, fu solo un mezzo per creare nell’immaginario dei cittadini italiani una certa figura.

Un ruolo fondamentale nella comunicazione è anche quello del web, negli ultimi anni in particolar modo dei social network, che attraverso immagini, video

arrivano direttamente all’utente. La concezione delle immagini del web viene spesso fraintesa, poiché il ruolo del web stesso è frainteso dai più,

considerando le notizie del web, fonti esaustive sul tema. Problema questo riguardante l’ignoranza stessa che investe l’utenza non pronta alla rivoluzione digitale.

 

La pubblicità e il razzismo

Il legame tra pubblicità e cultura è molto forte: sin dall'inizio del secolo scorso, un gran numero di messaggi pubblicitari - dai manifesti

agli spot televisivi - hanno giocato con gli stereotipi, soprattutto quelli legati al colore della pelle...

 

L'uomo Del Monte

“L’uomo Del Monte ha detto sì”: e naturalmente i contadini del paese - sarà l’Indonesia, il Borneo o la mitica Polinesia? - hanno arato,

seminato, irrigato, difeso le piante dal maltempo e dagli insetti: ma nella loro beata ignoranza non sanno, poverini, quando è l’ora di raccogliere.

E corrono in corteo dall’uomo Del Monte - quello con l’abito bianco, con il panama coloniale, con l’aria da Indiana Jones - per farsi dire di sì.

Soltanto lui, recita la voce fuori campo, “sa rubare l’anima alla frutta”. E’ solo lui, assiso su una specie di trono, a decidere; ed é solo la

Del Monte, multinazionale italo-americana, a guadagnare.

Per gli indigeni, c’è la grande soddisfazione di averli fatti contenti: vedete come si rotolano felici nell’acqua, come corrono e saltano, come

sorridono rassicuranti; anche se chi consumerà - tre bei ragazzi europei in costume e pareo firmato - non sono certo loro; chi fatturerà, non

sono sicuramente loro che hanno lavorato.

Il Sud del mondo, questa è l’immagine proposta, è un posto pieno di gente mite da sfruttare; brave persone, per carità, ma che senza di noi,

non sanno nemmeno quando maturano gli ananassi. Un posto pieno di belle cose da consumare, che non appartengono a chi ci vive, ma a chi

ha i soldi per comprarle, e il know how per commercializzarle. Nel ben ordinato mondo delle multinazionali, ognuno ha il suo ruolo, ed è

felice di stare al suo posto. (Cfr. lo spot Del Monte)

 

 

Altri spot pubblicitari

Morositas

Estathè

Tartufon

 

Calimero

https://www.youtube.com/watch?v=BlM--m-AELY

Anche se con il migrante c'entra poco, può essere interessante per capire come veniva percepita una persona di colore negli anni Sessanta; come la

percezione del razzismo sia cambiato nel tempo: adesso infatti una pubblicità del genere creerebbe scandalo.

Coloreria italiana

https://www.youtube.com/watch?v=_8kgpeTGlgU

Una pubblicità del 2007, in cui un uomo poco attraente viene gettato nella lavatrice, da cui esce poi un uomo muscoloso e nero. Lo stereotipo dell'amante

di colore, una delle categorie-filtro analizzate nel corso. Questo spot è stato riadattato dai cinesi nel 2016 (vedi sopra Shangai Leishang Cosmetics)

Peperlizia

https://www.youtube.com/watch?v=CKrKoV-H118

https://www.youtube.com/watch?v=iEU7uBzm4Q4

Due spot della Ponti: il primo ha come protagonista un africano, il secondo un asiatico. Entrambi parlano l'italiano in maniera ridicola, come vuole lo

stereotipo: lo straniero è buffo perché diverso.

Tabu

https://www.youtube.com/watch?v=SU_z6NbnKPM

Spot del 1988, dove per pubblicizzare la liquirizia viene usato un personaggio disegnato nero, che naturalmente richiama il colore della liquirizia.

Smarties

https://www.youtube.com/watch?v=YXf-KO2mmlY

Spot delle omonime caramelline: tra i bambini che cantano e ballano, le "caramelline" di cioccolata, un piccolo disc jokey  e una cantante neri.

 

 

Spot antirazzisti

A fare da contrappunto agli spot pubblicitari come "L'uomo del Monte", sui quali il Gruppo lavorerà a una lettura critica

in funzione interculturale, si propone una breve sitografia di spot antirazzisti:

https://www.youtube.com/watch?v=O5VS-Zz6qyk

Vorrei essere a righe

https://www.youtube.com/watch?v=lzpIko1Zijk

L’uomo nel baule

https://www.youtube.com/watch?v=DMWmQWlW_yQ

Omaggio a Jerry Masslo

https://www.youtube.com/watch?v=ImoMy9xbr88

Mandela dance

http://video.tiscali.it/canali/Cine_e_Tv/Cortometraggi/578.html

Prigionieri della Casbah

http://video.tiscali.it/canali/Cine_e_Tv/Cortometraggi/525.html

La Casbah araba

http://video.tiscali.it/canali/Cine_e_Tv/Cortometraggi/550.html

Marocco blues

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

        Dipartimento di 

         studi umanistici

 

    Testi e bibliografie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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