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In celeste i paesi in cui la destra è in parlamento, in blu quelli in cui è al governo, in blu scuro i paesi guidati da un esponente di estrema destra ( da wikipedia)
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POLITICA INTERNAZIONALE E DELLE MIGRAZIONI Corso di Laurea magistrale in Storia e società 2019/2020
Gruppo 5: Analisi della politica per l'immigrazione in Europa
Stefania Giglio stefaniagiglio@icloud.com Davide Umbro dav.umbro@stud.uniroma3.it Francesca Badini badini.fra@gmail.com Noemi Crifò noemicrifo@hotmail.com Sara Capobianco sarah.capo3@yahoo.com
I ragazzi del Gruppo si sono divisi il lavoro. Hanno deciso di procedere analizzando innanzitutto gli aspetti principali dei trattati esistenti e della loro evoluzione negli anni.; per poi passare alle considerazioni di carattere politico riguardanti la loro applicazione alla luce delle diverse situazioni all’interno dei vari Stati membri dell’UE. Il Gruppo ha raccolto diversi documenti: Un articolo di Limes su Europa e migranti (Word) La politica Ue sull'asilo (Pdf) Procedure di asilo (Pdf) Procedure di asilo in Francia (Pdf) La Convenzione di Ginevra del 1951 (Pdf) Il Protocollo di azione di New York del 1967 (Pdf) Il Gruppo si è così diviso il lavoro: Francesca Badini si si occupa del Consiglio d’Europa e immigrazione: vedi il Programma di Stoccolma del 2010 del Consiglio europeo (Pdf) Sara Capobianco lavorerà sul sistema di Dublino: vedi il Regolamento di Dublino III (Pdf) Noemi Crifò studierà Il Global compact for Migration (Pdf) Davide Umbro e Stefania Giglio si sono divisi le politiche sull’immigrazione nei vari Paesi dell’U.E.
Partiti politici di estrema destra anti-immigrazione (Davide Umbro)
si è ritrovato impoverito a livello economico e sociale, soprattutto e maggiormente in quei paesi in cui sembra non essere ancora terminato il difficile percorso verso la ripresa. Ad aggravare la situazione è stato l'aggiungersi della crisi migratoria che si è intensificata raggiungendo il proprio picco nel biennio 2013-15 con l'aggravarsi della guerra civile in Siria. orientamenti di destra o di estrema destra, che prendendo declinazioni peculiari per i singoli Stati di riferimento, rimangono comunque legati da alcune linee comuni: l'immigrato come minaccia e nemico, l'euroscetticismo e l'attacco ripetuto al sistema sovranazionale dell'Unione Europea, il forte richiamo all'identità nazionale e al nazionalismo che hanno lasciato cicatrici indelebili nella Storia e nella cultura europea. europeo rimangono i casi di Spagna, Germania, Ungheria e Danimarca. particolare riferimento al mito della Reconquista, alla supremazia della patria e cavalcando le incertezze della crisi catalana. A tutto questo sono poi state aggiunte forti posizioni contro l'immigrazione,i diritti civili e il femminismo. però una peculiarità con la leader Alice Weidel, la quale dichiaratamente omosessuale, pone l'accento sulla difesa dell'identità tedesca, definendo l'immigrato come il nemico da combattere. a destra con Fidesz del Presidente Orban, il quale si è rivelato tra i più intransigenti oppositori del fenomeno migratorio in Europa. Partito Socialdemocratico Danese, che ha compensato la svolta a destra in tema di immigrazione con una svolta a sinistra sul welfare e i temi economici. Sitografia (word)
Risultati ottenuti nei singoli Parlamenti nazionali, 2019:
Analisi della politica delle immigrazioni di alcuni Paesi europei (Stefania Giglio) Nel 1989 cadeva il muro di Berlino oggi a trent’anni esatti, nell’Europa odierna ne sono stati costruiti l’equivalente di altri 6. In base ad un rapporto del Transnational Institute i Paesi europei avrebbero speso un miliardo di euro in muri, recinzioni, pattugliamenti lungo i confini del Mediterraneo dopo la fine della guerra fredda . Il costo umano del nuovo business della paura è elevatissimo. Ciò a cui stiamo assistendo in Europa è un atteggiamento bifronte rispetto alla logica su cui si basano i regolamenti, i trattati, le direttive internazionali e dell’Unione ed i comportamenti dei singoli Stati che, invece di provare a regolare questo fenomeno ciclico in un’ottica virtuosa, mira per ragioni prettamente politiche ed elettorali,a nascondere la propria incapacità alimentando l’odio nei confronti degli immigrati. Si analizzeranno alcuni casi emblematici e le situazioni più recenti in alcuni Paesi europei. Si pensi a Ceuta e Melilla tra Spagna e Marocco, oppure ai muri di protezione tra Ungheria , Serbia e Croatia, a Calais, in Lituania, Lettonia ed Estonia al confine con la Russia… Si mettano a confronto i vari trattati es: Global Compact e i risultati delle ultime elezioni europee che vedono l’affermazione e l’aumento in molti Paesi delle forze di estrema destra razziste e xenofobe. (Vedi Documento sulla Francia)
Il Consiglio d'Europa e l'immigrazione (Francesca Badini) Il Consiglio d’Europa, con sede a Strasburgo, è un’organizzazione internazionale creata il 5 Maggio 1949 che ha lo scopo di stabilire e salvaguardare la democrazia, i diritti umani e risolvere qualsiasi tipo di problematica sociale di respiro europeo. Ad oggi conta 47 Stati membri, tra cui 28 fanno parte dell’Unione Europea. (vedi il documento completo) In Europa prevale una immagine distorta dell'immigrazione, che la porta a percepire i migranti come una vera minaccia demografica . (https://www.consilium.europa.eu/en/infographics/migration-eurobarometer-2018/). Le stesse elaborazioni del Consiglio Europeo permettono di smentire queste fobiche proiezioni: il numero di clandestini giunti in Europa è sceso dell'80% rispetto alle stime del 2015 (https://www.consilium.europa.eu/en/infographics/irregular-arrivals-since-2007/), mentre il numero delle morti registrate di migranti rimane relativamente alto, come riportato dal sito Missingmigrants (http://missingmigrants.iom.int/region/mediterranean). *Il conto dei “migranti scomparsi” non registra i decessi avvenuti nei luoghi di detenzione, nella terra natia a seguito di un rimpatrio forzato e nemmeno delle morti sul lavoro, da lavoratori irregolari. Sitografia: - Migranti e democrazia, cosa c'e` dopo l’Europa, di S. Feltri - La destra radicale in movimento fra successi elettorali e nuove strategie online, di M. Caiani (dall’ultimo numero de Il Mulino)
Partiti politici di estrema destra anti-immigrazione
addirittura arrivare al potere tutta una serie di forze politiche che si tende a chiamare populiste o sovraniste. Il cavallo di battaglia della propaganda delle nuove estreme destre è quasi sempre l’immigrazione. L’immigrato come nemico, l’immigrato come peso per l’economia, l’immigrato che si sostituisce ai cittadini nel mercato del lavoro, che minaccia le tradizioni nazionali o peggio: l’immigrato che delinque, commette violenza e uccide. Questi toni, di fronte alla crisi, alla rabbia, alla disinformazione nella popolazione, hanno portato a successi notevoli dei nuovi nazionalisti in tutta Europa. Quando non hanno vinto, i sovranisti hanno comunque condizionato le scelte, anche nella politica migratoria dei governi dei loro paesi."
La carta segnala i partiti di estrema destra e la loro percentuale (fonte: BBC)
L’Unione Europea e il Sistema di Dublino (Sara Capobianco) Il primo accordo per stabilire regole europee in materia di diritto all’asilo fu firmato a Dublino il 15 giugno 1990 e si chiamava Convenzione di Dublino. La Convenzione fu sottoscritta inizialmente da 12 Paesi (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Regno Unito) per i quali entrò in vigore il 1°settembre 1997 e a cui si aggiunsero anche Austria, Svezia e Finlandia tra l’ottobre 1997 e il gennaio 1998. Inoltre nel corso degli anni, anche stati non-Ue come Norvegia, Islanda, Svizzera e Liechtenstein, attraverso accordi di cooperazione con l’Unione, hanno deciso di applicare la Convenzione nei loro territori. (continua nel documento di word)
Global Compact for Migration and on Refugees (Noemi Crifò)
I due Global Compact scaturiscono dalla Dichiarazione di New York del settembre 2016 e sono entrambi di natura volontaria e non vincolanti giuridicamente. Essi vengono spesso considerati come un’unica cosa, in realtà, la dichiarazione di New York prevede due Global Compact distinti ma paralleli. I Global Compact sono due patti globali, promossi dalle Nazioni Unite, al fine di assicurare una migrazione sicura, ordinata e regolare. I patti contengono alcune linee guida sulle politiche migratorie finalizzati ad una maggiore cooperazione tra gli stati. (continua nel documento di word) (vedere anche i due documenti sul Global Compact e un articolo sul tema)
Belgio (Stefania Giglio) Circa un anno fa sulle strade di Bruxelles proteste e manifestazioni di piazza di organizzazioni politiche di destra e dell’estrema destra extraparlamentare hanno provocato la rottura dell’alleanza di centro destra con i nazionalisti fiamminghi e le dimissioni del Primo ministro Michel. Il motivo del contendere era il Global Compact il documento non vincolante dell’ONU sull’immigrazione firmato a Marrakesh per il Belgio proprio da Michel. Secondo i nazionalisti il documento poteva stravolgere la legislazione nazionale in tema di flussi migratori. Nelle elezioni del maggio scorso i belgi hanno votato per il Parlamento Federale, per il Parlamento europeo e per il Parlamento Fiammingo dove in tutti e tre i casi il leader del partito nazionalista fiammingo Vlaams Belang attraverso una campagna incentrata sui social media è riuscito ad arrivare al secondo posto intercettando il favore dei giovani nei confronti dell’estrema destra, soprattutto in seguito agli attentati terroristici del 2016. E’ stato calcolato che il Belgio abbia speso tra il mese di marzo e maggio 400.000 euro per i post online tra cui un video che parlava di immigrazione. (vedi il documento completo) Elezioni parlamentari in Belgio 2O19 (documento Pdf ) Risultati elezioni per il Parlamento europeo (documento Word)
Finlandia (Stefania Giglio) Uno dei temi caldi del dibattito politico finlandese che ha coinvolto le elezioni nazionali del 2019 è stato quello di far fronte a una nuova crisi migratoria. Dai risultati elettorali è emerso che la maggior parte della popolazione sia propensa a rafforzare la politica migratoria comune dell’U.E., ma nello stesso tempo voglia proseguire sulla strada della solidarietà in situazioni di emergenza. I finlandesi vorrebbero che le richieste d’asilo da parte dei migranti fossero inoltrate prima della partenza per i Paesi dell’Unione e che si allargasse la forbice delle entrate legali. (vedi i risultati del voto) Il partito conservatore “Veri finlandesi” nonostante abbia ottenuto il 17,5% dei voti è stato escluso dai negoziati per la formazione del nuovo governo poiché incompatibile con le altre forze politiche riguardo alla sua posizione sui diritti umani. Per la maggior parte dei suoi iscritti, chi non soddisfa i requisiti di appartenenza al popolo finlandese sin dal XII secolo non dovrebbe essere considerato tale, quindi anche i vicini svedesi che dimostrino di avere antenati residenti in Finlandia, non possono essere considerati finlandesi (6% della popolazione). Essi inoltre propongono la chiusura dei confini per impedire qualsiasi forma d’immigrazione umanitaria. Arrivati secondi, (un seggio in meno dell'opposizione dei socialdemocratici dell'Sdp), il partito populista ed euroscettico ha trovato consensi tra l'elettorato delle campagne. Il loro leader Jussi Halla-aho, rappresenta l'ala più radicale e xenofoba. Fuori dal governo dal 2017 ha riguadagnato terreno grazie alla campagna contro l'immigrazione, fomentata dagli arresti di alcuni migranti sospettati di violenza sessuale su ragazze minorenni, dalle critiche riguardo la mancata riforma del welfare e dalle politiche di austerità da parte dell’esecutivo. Dal 2016 grazie al progetto SIB (Social impact Bond) molti immigrati stanno trovando lavoro. Questo progetto consentirà alla società finlandese di risparmiare 28 milioni di euro fino alla fine del 2022 grazie alla riduzione del welfare, all’aumento del gettito fiscale e all’integrazione. La produzione industriale, la logistica e l’edilizia stanno in effetti incontrando un momento di crisi a causa della carenza di manodopera qualificata. Attualmente il progetto sta aiutando 2500 persone ad inserirsi nel mondo del lavoro grazie a corsi di lingua e formazione professionale. In un mondo globalizzato gli immigrati di talento potrebbero avere in Finlandia delle nuove opportunità. (Si fa presente che la Finlandia è uno Stato indipendente dal 1918, e prima aveva fatto parte del Regno di Svezia e dell’Impero russo). https://europa.eu/investeu/projects/integration-through-jobs_it https://www.internazionale.it/opinione/mika-horelli/2019/05/17/finlandia-immigrazione-clima https://www.agi.it/estero/veri_finlandesi-5332149/news/2019-04-15/
Brexit (Stefania Giglio) Il prossimo 12 dicembre i cittadini britannici saranno chiamati alle urne per decidere il nuovo Parlamento. Secondo un sondaggio di YouGov i Conservatori hanno incentrato la loro campagna con lo slogan Get Brexit done, mentre i labouristi con un programma molto ambizioso tra cui anche la libera circolazione dei migranti all’interno del Regno Unito, promettono un nuovo referendum sulla Brexit. (Vedi documento completo) Vedi anche: Alessandro Lanni su Brexit e rifugiati (Word) J.Shenker, Prospect, Regno Unito, Internazionale 1335, 29 novembre 2019. http://www.limesonline.com/cartaceo/requiem-per-il-multiculturalismo-allinglese https://www.ilsole24ore.com/art/brexit-2021-sistema-punti-gli-immigrati-ACVC2vr https://www.thenewhumanitarian.org/analysis/2016/06/27/what-does-brexit-mean-refugees
Elezioni inglesi https://www.money.it/risultati-elezioni-europee-2019-Regno-Unito
Francia (Stefania Giglio) Elezioni europee in Francia:
con un 1,1% di vantaggio sulla coalizione di Macron: La Republique en Marche. Interessante il dato sui verdi, che raggiungono il 13,5% dei voti, soprattutto tra i giovani.
I rifugiati in Europa
https://www.unhcr.org/search?comid=56b079c44&&cid=49aea93aba&tags=globaltrends 20 18
https://www.lenius.it/quanti-sono-i-rifugiati-in-italia-e-in-europa/
Altri siti - Why is populism suddenly all the rage? di Matthijs Rooduijn - How populism emerged as an electoral force in Europe di Jon Henley Si veda anche l'articolo Some EU governments leaving the UN Global Compact on Migration, di Sergio Carrera, Karel Lannoo, Marco Stefan, Lina Vosyliute (CEPS): https://www.ceps.eu/publications/some-eu-governments-leaving-un-global-compact-migration-contradiction-terms International Convention on the Protection of the Rights of All Migrant Workers and Members of their Families (pdf) |
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